Rapporto OsMed 2020
È on line il Rapporto OsMed 2020 sull'uso dei farmaci durante l'epidemia Covid-19, pubblicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ogni anno i rapporti dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) forniscono i dati di consumo e spesa farmaceutica nella popolazione generale. Quest’anno, per l’emergenza sanitaria legata all’epidemia Covid-19, l’Aifa ha predisposto un rapporto OsMed specifico per fornire un quadro completo dell’uso dei farmaci durante l’epidemia con l’obiettivo di analizzare la tipologia di farmaci utilizzati per fronteggiare il Covid-19, sia a livello ospedaliero sia a livello territoriale, al fine di evidenziare le attività di prevenzione e cura che il nostro Paese sta affrontando in questo periodo di pandemia.
I dati di acquisto dei farmaci sono stati analizzati in rapporto al numero di soggetti risultati positivi al Covid-19, per ciascuna regione, estratto dai dati pubblicati dalla Protezione Civile al 31 maggio 2020. I consumi farmaceutici sono riportati come dati mensili nel periodo pre e post Covid-19. Il periodo pre Covid-19 è determinato dalla media dei mesi di dicembre 2019, gennaio e febbraio 2020; il periodo post Covid-19 è ottenuto invece come media dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020.
Il Rapporto si compone di tre sezioni che approfondiscono le diverse modalità di erogazione dei farmaci:
- la prima sezione si riferisce ai farmaci acquistati dalle strutture sanitarie del Ssn ed erogati nelle strutture ospedaliere (canale degli acquisti diretti)
- la seconda sezione riguarda il consumo dei farmaci erogati tramite le farmacie territoriali pubbliche e private e rimborsati dal Ssn (canale della farmaceutica territoriale)
- la terza sezione si riferisce agli acquisti da parte delle farmacie territoriali pubbliche e private relativamente ai farmaci erogabili privatamente ai cittadini (canale degli acquisti privati in farmacia).
La Sezione 1 a sua volta si articola in tre sotto analisi suddivise per tipologia di farmaci analizzati:
- farmaci utilizzati per il Covid-19 (includendo i farmaci che sono stati valutati dall’Aifa)
- farmaci iniettivi e ossigeno utilizzati in regime ospedaliero
- altri farmaci utilizzati in regime ospedaliero.
Dati principali Sezione 1 - Fornitura di farmaci nei primi 5 mesi del 2020 nel canale degli acquisti diretti
Farmaci utilizzati per il Covid-19 nei periodi pre e post Covid-19:
- si è osservato un incremento importante dei consumi di idrossiclorochina e azitromicina, di alcuni antivirali e degli inibitori dell’interleuchina 6. L’andamento temporale degli acquisti riflette le diverse fasi dell’epidemia.
- la differenza maggiore in termini assoluti tra il periodo pre e post Covid-19 si riscontra per l’idrossiclorochina e l’azitromicina.
- in termini di variazioni percentuali del consumo dei farmaci utilizzati per il Covid-19 (confezioni per 10.000 abitanti/die) tra il periodo pre e post Covid-19 l’incremento maggiore si è riscontrato per l’idrossiclorochina che ha fatto registrare una variazione pari al 4.662%.
- in termini di distribuzione geografica della variazione pre e post Covid-19 del consumo dell’idrossiclorochina si rileva che oltre il 50% della variazione sia ascrivibile alle regioni con maggiore impatto epidemiologico della malattia (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto), con una distribuzione sostanzialmente omogenea tra le stesse.
- nella serie storica dell’idrossiclorochina da gennaio 2019 a maggio 2020 l’incremento dei consumi di idrossiclorochina raggiunge il picco tra aprile e maggio 2020.
- variazioni importanti si sono riscontrate anche per l’azitromicina (in particolare in Emilia Romagna e Lombardia), con un incremento che ha fatto registrare una variazione pari al 195,40%.
- per le cinque Regioni a maggior impatto epidemiologico emerge una correlazione positiva e omogenea tra il numero di casi positivi per Covid-19 al 31 maggio 2020 e i valori di variazione del consumo dei farmaci utilizzati per il Covid-19 tra i periodi pre e post Covid-19. Nelle altre Regioni invece si evidenziano andamenti anomali, facendo supporre fenomeni di accaparramento soprattutto in Regioni confinanti con le zone a maggiore prevalenza di Covid-19.
Farmaci utilizzati in regime ospedaliero di prevalente utilizzo nelle terapie intensive (iniettivi e ossigeno):
- emerge un incremento numericamente importante e statisticamente significativo delle seguenti categorie terapeutiche: ossigeno, anestetici generali, sedativi e curari iniettivi, medicinali inotropi iniettivi, acido ascorbico iniettivo e di antidoti iniettivi aspecifici.
- in termini di distribuzione geografica della variazione pre e post Covid-19 del consumo dei farmaci in esame si evidenziano importanti differenze regionali per le xantine (farmaci con effetto broncodilatatore), l’acido ascorbico, i curari e gli antidoti.
- nella valutazione della serie storica da gennaio 2019 a maggio 2020 è evidente il maggior consumo di anestetici generali, sedativi iniettivi e curari a partire dal mese di febbraio.
- emerge una correlazione positiva e omogenea su tutto il territorio nazionale, con ridotta variabilità regionale, tra il numero di casi positivi per Covid-19 al 31 maggio 2020 e i valori di variazione del consumo Farmaci utilizzati in regime ospedaliero tra i periodi pre e post Covid-19.
Altri farmaci utilizzati in regime ospedaliero:
- relativamente ai medicinali utilizzati per il trattamento delle patologie croniche, fatta eccezione per la classe degli antivirali, si evidenzia la sostanziale stabilità dei consumi relativi a categorie terapeutiche strategiche quali quelle dei farmaci oncologici.
- in termini di variazioni percentuali del consumo per i farmaci utilizzati in regime ospedaliero (confezioni per 10.000 abitanti/die) emerge un incremento significativo relativamente alla classe dei medicinali antiretrovirali per Hiv e degli antivirali in generale, con una riduzione per i consumi degli antivirali anti-Hcv.
- in termini di distribuzione geografica della variazione pre e post Covid-19 dei farmaci utilizzati in regime ospedaliero le maggiori differenze regionali sono evidenti per gli antibiotici, per antivirali Hiv e per ipnotici e sedativi, mentre maggiore omogeneità in aumento e in riduzione si rileva per antimicotici e per antivirali anti-Hcv.
- nella valutazione della serie storica da gennaio 2019 a maggio 2020 si assiste a un incremento dei consumi delle principali categorie esaminate nel periodo marzo-aprile 2020, con l’esclusione dei farmaci per il trattamento dell’epatite C.
Dati principali Sezione 2 - Fornitura di farmaci nei primi 4 mesi del 2020 nel canale della farmaceutica territoriale
Farmaci associati alle terapie croniche:
- a livello nazionale, nel periodo pre e post Covid-19, non si evidenziano differenze significative nei consumi espressi in confezioni per 10.000 abitanti/die per tutte le categorie di farmaci utilizzati per le principali patologie croniche.
- nel mese di febbraio 2020, rispetto al mese precedente, si registra una riduzione dei consumi per tutte le categorie prese in esame. A questa riduzione fa seguito nel mese di marzo, rispetto a febbraio, un apprezzabile incremento. Nel mese successivo si è avuto, invece, un rimbalzo che ha riportato i valori nella media.
Farmaci utilizzabili per il trattamento del Covid-19 e/o associati a studi sperimentali:
- tra i farmaci sottoposti a sperimentazione clinica o utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche, come quelli commercializzati per altre indicazioni che sono stati resi disponibili ai pazienti, pur in assenza di indicazione terapeutica specifica per Covid-19, si è osservato l’andamento dei consumi, espressi in confezioni per 10.000 abitanti/die, di idrossiclorochina e colchicina, eparine e azitromicina.
- l’idrossiclorochina è l’unico dei quattro principi attivi considerati che presenta un aumento significativo nel periodo post Covid-19, evidente da marzo 2020 rispetto a febbraio 2020. Questo suggerisce che non c’è stata interruzione del trattamento da parte dei pazienti già in terapia cronica e che probabilmente c’è stato un incremento dei consumi correlato al trattamento della Covid-19.
Dati principali Sezione 3 - Fornitura di farmaci nei primi 5 mesi del 2020 nel canale degli acquisti privati in farmacia
Le categorie terapeutiche per cui le farmacie pubbliche o private si sono approvvigionate maggiormente in modo significativo, in vista di erogazioni dirette ai pazienti, sono state: idrossiclorochina, farmaci a base di acido ascorbico (vitamina C), ansiolitici per uso non parenterale e prodotti a base di vitamina D e analoghi, quest’ultimo tuttavia non significativo. Gli approvvigionamenti maggiori dei farmaci esaminati si sono registrati nel mese di marzo e aprile 2020.
Ricordiamo che le finalità principali dell’OsMed sono:
- descrivere i cambiamenti nell’uso dei farmaci
- correlare problemi di sanità pubblica e uso di medicinali o categorie terapeutiche
- favorire la diffusione dell’informazione sull’uso dei farmaci
- confrontare il consumo dei medicinali in Italia con quello delle diverse regioni
- fornire spunti per correlare la prevalenza delle patologie nel territorio con il corrispondente utilizzo dei farmaci e proporre l’interpretazione dei principali fattori che influenzano la variabilità nella prescrizione.
Per approfondire:
- il Rapporto OsMed 2020 sull'uso dei farmaci durante l'epidemia Covid-19
- il sito dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)
- l'Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed)
- le Sperimentazioni cliniche sui medicinali per pazienti con COVID-19
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