Attivazione di un sistema di rilevazione rapida della mortalità e messa a punto di un modello di studio dei fattori di rischio della mortalità associata alle ondate di calore
Nell'ambito della prevenzione degli effetti del caldo sulla salute degli anziani, il Ccm ha incaricato il Cnesps
di effettuare:
- uno studio caso-controllo per identificare i fattori di rischio associati alleccesso di mortalità negli anziani italiani durante le ondate di calore, effettuato nell'estate del 2005
- sviluppo di un sistema di sorveglianza epidemiologica rapida della mortalità.
Finanziamento
Per questo duplice progetto il Cnesps ha ricevuto un finanziamento di 200.000 €.
Referenti istituzionali
Per il Ccm: Giuseppe Salamina
Per il Cnesps: Nancy Binkin (studio caso-controllo), Susanna Conti (sorveglianza rapida)
Stato di avanzamento e primi risultati
Studio caso-controllo
Lo studio è stato effettuato a Bari, una delle città che avevano riportato un livello di allarme 3 (definito come persistenza per almeno due giorni consecutivi di un livello di temperatura apparente associato a un rischio stimato di mortalità rispetto ai valori di base) nel mese di giugno 2005. Obiettivo dello studio era identificare:
- fattori di rischio personali (abitudini di vita, livello di autonomia funzionale e di integrazione sociale), per diffondere consigli pratici su comportamenti individuali da evitare o da attuare durante londata di calore e supportare la creazione di luoghi di socializzazione
- fattori di rischio ambientali (tipo di abitazione, presenza di balconi, residenza allultimo piano, ecc), per diffondere consigli pratici su come comportarsi in casa durante londata di calore
- fattori di rischio clinici, per definire le patologie maggiormente associate a rischio di morte durante unondata di calore e identificare i gruppi a rischio su cui indirizzare gli interventi.
Sono stati studiati 20 casi e 60 controlli: 17 casi erano deceduti in casa, 11 (55%) per cause cardiovascolari. Dallanalisi multivariata sono emersi i fattori significativamente associati al decesso durante londata di caloreha: presenza di un condizionatore daria in casa, autonomia nello svolgimento delle comuni attività della vita quotidiana e ricovero nellanno precedente il decesso. Queste indicazioni sono state utili per programmare gli interventi di prevenzione e identificare le categorie a maggior rischio.
Per la metodologia e i risultati completi consultare il sito EpiCentro.
Sorveglianza rapida
La mortalità è il più solido degli indicatori epidemiologici ed è particolarmente appropriato per studiare le più gravi conseguenze sulla salute di eventi peculiari, come possono essere i periodi particolarmente caldi o freddi o le epidemie influenzali, con particolare riferimento ai soggetti più fragili: anziani e bambini. In queste circostanze diventa essenziale una valutazione rapida di quanto sta accadendo per predisporre opportune azioni di sanità pubblica. I dati di mortalità, completi ed esaustivi per tutto il territorio nazionale sono rilevati, codificati e diffusi dallIstat, ma appunto per tali caratteristiche di esaustività richiedono un tempo piuttosto lungo di raccolta e processamento, e vengono resi disponibili con circa 3 anni di ritardo. Si tratta certamente di una solida base di confronto “storico”, ma non possono venire incontro ad esigenze di sanità pubblica che richiedono risposte rapide, come riconosciuto anche a livello europeo.
Da ottobre 2005, lUfficio di statistica dellIss riceve mensilmente, e per tutto lanno, informazioni relative ai decessi delle persone di ogni età dalle anagrafi delle 21 città capoluogo di Regione e Provincia autonoma. Le informazioni sono analizzate e pubblicate trimestralmente sul sito EpiCentro e vengono calcolati gli eccessi di mortalità registrati rispetto allatteso. I dati sono utilizzati per analisi ecologiche durante i mesi invernali rispetto alle epidemie influenzali e vanno a integrarsi con i dati prodotti dal sistema di rilevazione che opera nei mesi estivi per il monitoraggio della mortalità associato alle ondate di calore.