Progetto Agorà: avvio del Piano nazionale alcol
Nell'ambito di "Guadagnare Salute", il Piano nazionale alcol e salute comprende una serie di interventi di prevenzione e riduzione del consumo di alcol, in particolare fra i giovani.
Il Piano nazionale alcol e salute (Pnas) (pdf 381 kb), approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel marzo 2007, prevede il coinvolgimento di ministero della Salute e Regioni per limplementazione di un insieme di azioni strategiche finalizzate alla prevenzione delle patologie e dei problemi alcolcorrelati.
Per favorire lavvio del Pnas il Ccm ha finanziato uno specifico progetto biennale (denominato “Agorà”), finalizzato a rafforzare il coordinamento delle Regioni e la collaborazione di queste ultime con il ministero della Salute, che è stato assegnato alla Regione Friuli Venezia Giulia.
Finanziamento
Per questo progetto la Regione Friuli Venezia Giulia ha ricevuto dal Ccm un finanziamento di 100.000 €.
Referenti istituzionali
Per il Ccm: Bastiana Pala
Per il Friuli Venezia Giulia: Francesco Piani
Risultati del progetto
Il progetto si è concluso nellottobre 2009 con la produzione di due documenti:
- “Progetto Agorà - Monitoraggio delle azioni di prevenzione riferibili al Pnas nel periodo 2007-2008” (pdf 836 kb) è il risultato di uno studio che ha monitorato a livello nazionale il grado di conoscenza, recepimento e applicazione del Pnas relativamente alle misure di prevenzione dei problemi alcolcorrelati nella popolazione giovanile (11-27 anni)
- “Piano nazionale di monitoraggio alcol e salute” (pdf 359 kb), alla cui redazione ha collaborato attivamente anche il ministero della Salute tramite lapposito sottocomitato Ccm per il Pnas. Si tratta di un documento di consenso a carattere tecnico scientifico in cui si definiscono le finalità, gli obiettivi, le azioni, gli indicatori e gli aspetti organizzativi di un possibile modello di monitoraggio nazionale sul consumo e abuso di alcol e sulle diverse problematiche sociosanitarie correlate. Il documento è finalizzato a creare una rete in grado di connettere le diverse istituzioni interessate e a consentire il coordinamento del lavoro di monitoraggio tra le Regioni italiane, nel rispetto delle specificità e delle autonomie locali.