Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute

Anno: 
2004

Secondo l‘Organizzazione mondiale della sanità, gli effetti delle variazioni del clima sulla salute, in particolare, quelli dovuti al progressivo riscaldamento del pianeta, sono da considerarsi tra i più rilevanti problemi sanitari che dovranno essere affrontati nei prossimi decenni.

L‘ondata di calore che ha interessato diverse regioni europee durante l‘estate 2003 sembra confermare queste previsioni ed evidenzia la necessità di essere in grado di fronteggiare simili condizioni di emergenza. In Italia, almeno 8 mila anziani sono deceduti per le conseguenze dell‘ondata di calore: si trattava principalmente di persone sole, di età superiore a 75 anni e con patologie concomitanti.

Un piano di prevenzione efficace deve basarsi su un sistema di allarme in grado di prevedere l‘occorrenza delle condizioni meteorologiche a rischio e del loro effetto sulla salute e da interventi di provata efficacia mirati a sottogruppi di popolazione a maggior rischio (suscettibili).

Regioni, Comuni, Aziende sanitarie, spesso in collaborazione con le organizzazioni del volontariato sociale, hanno intrapreso numerose azioni per contrastare gli effetti dell'ondata di calore e ridurre la sofferenza e la mortalità della popolazione anziana durante l'estate. Nel 2005 il Ministero della Salute - Ccm ha avviato il Piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute (pdf 1,1 Mb), con l‘obiettivo di fornire il supporto alla realizzazione di programmi di prevenzione in tutte le principali città italiane.

Il Piano è stato messo a punto dal Ccm, in collaborazione col dipartimento di Epidemiologia dell‘Asl Roma E, e si affianca al progetto “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione” del dipartimento della Protezione Civile.

Il progetto coinvolge 27 città con un sistema HHWW nazionale (pdf 173 kb) di previsione e allarme per le ondate di calore operativo, più altre 7 città con sistema di allarme locale o in via di sperimentazione.

Il progetto si articola in una serie di attività specifiche:

  1. creazione di una rete a livello locale per la diffusione dell‘informazione sul livello di rischio previsto dai sistemi HHWW nazionali
  2. gestione del Sistema nazionale rapido di rilevazione della mortalità giornaliera
  3. sviluppo di metodologie per l‘identificazione della popolazione residente ad alto rischio su cui indirizzare gli interventi di prevenzione (“liste di suscettibili”)
  4. supporto nella definizione di piani operativi di prevenzione a livello nazionale e locale
  5. censimento annuale degli interventi per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute messi in atto nelle città italiane
  6. valutazione dell‘efficacia degli interventi di prevenzione attivati nelle città italiane
  7. riunioni e seminari con i referenti tecnico-istituzionali delle città coinvolte.

Finanziamento

Per questo progetto l'Asl Roma E ha ricevuto un finanziamento di 499.680 €.

Referenti istituzionali

Per il Ccm: Annamaria De Martino
Per l'Asl Roma E: Carlo Perucci

Risultati del progetto

Il progetto si è concluso.

Consulta lo stato di avanzamento di ogni obiettivo specifico del progetto durante il quadrimestre dicembre 2008 - marzo 2009 (pdf 131 kb).

Di seguito sono presentate tutte le iniziative messe a punto per realizzare i programmi di prevenzione nelle principali città italiane, suddivise per attività specifiche.

1) Sistemi HHWW di previsione e allarme: rete informativa per la diffusione del livello di rischio

I sistemi di allarme denominati "Heat Health Watch Warning Systems" consentono di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteorologiche che possono avere un impatto significativo sulla salute dei sottogruppi di popolazione a rischio.

Il progetto si avvale della rete di sistemi HHWW avviata dal 2004 nelle aree urbane (pdf 173 kb) dal dipartimento della Protezione Civile nell‘ambito del “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”, di cui il dipartimento di Epidemiologia della Asl RM E è Centro di competenza nazionale.

Per ogni città viene elaborato giornalmente un bollettino con il livello di rischio graduato per i tre giorni successivi, pubblicato sul sito web del dipartimento della Protezione Civile e inviato a un centro di riferimento locale. Il Centro di riferimento locale ha il compito di attivare la rete informativa per la diffusione del livello di rischio a tutti i soggetti e strutture socio-sanitarie coinvolte nel piano di prevenzione locale. La rete viene aggiornata ogni anno.

2) Gestione del sistema nazionale di rilevazione della mortalità giornaliera

Dal 2004 è attivo il sistema nazionale di rilevazione della mortalità giornaliera che, attualmente, coinvolge 34 città (pdf 173 kb). Il sistema di rilevazione consente di disporre dei dati di mortalità relativi alla popolazione residente, entro le 72 ore successive al decesso. A partire dal 2007, il sistema di rilevazione, inizialmente attivo solo durante il periodo estivo, è stato esteso all‘intero anno. Sulla base dei dati del sistema informativo viene ricostruita la serie giornaliera della mortalità osservata, che consente il monitoraggio degli eccessi associati alle ondate di calore.

3) Sviluppo di metodologie per l‘identificazione della popolazione residente ad alto rischio su cui indirizzare gli interventi di prevenzione (“liste di suscettibili”)

L‘impatto delle ondate di calore non è omogeneo sulla popolazione e numerosi studi epidemiologici hanno identificato sottogruppi di popolazione maggiormente suscettibili agli effetti del caldo. Si tratta di persone con ridotte capacità di risposta a causa dell‘età avanzata, della presenza di patologie croniche o per condizioni socio-economiche disagiate e isolamento sociale. Identificare i sottogruppi di suscettibili è cruciale da un punto di vista di sanità pubblica per indirizzare gli interventi di prevenzione.

Grazie alle evidenze disponibili in letteratura sui fattori associati alla mortalità e morbilità durante le ondate di calore, in diverse città italiane sono stati definiti i criteri per l‘identificazione di sottogruppi di suscettibili agli effetti del caldo.

Periodicamente viene effettuata una revisione dei protocolli per la selezione della popolazione a rischio.

Sulla base del censimento estate 2008 (pdf 1,3 Mb), in 17 città (pdf 158 kb) è stata definita un‘anagrafe dei suscettibili attraverso l‘utilizzo dei Sistemi informativi correnti. I criteri più comunemente utilizzati per la selezione, oltre all‘età (? 75 anni), sono stati:

  • la presenza di specifiche patologie, ricavata dalle schede di dimissione ospedaliera
  • l‘assenza di persone conviventi, desunta dall‘informazione sullo stato civile o sullo stato di famiglia dell‘anagrafe comunale
  • l‘utilizzo di alcuni tipi di farmaci estratto dall‘archivio delle prescrizioni farmaceutiche
  • il basso livello socio-economico, ove disponibile l‘informazione su questo indicatore.

In altre 8 città, la popolazione suscettibile è stata identificata solo sulla base di segnalazioni da parte dei Medici di medicina generale (Mmg ) e, in alcuni casi, utilizzando gli archivi dei servizi socio-sanitari territoriali. Sulla base delle informazioni disponibili, è possibile osservare una notevole eterogeneità tra le città in termini di frazione di popolazione suscettibile, su cui dovevano essere indirizzati gli interventi di prevenzione. La frazione di suscettibili difatti varia dallo 0,2% a Bologna al 4,3% ad Aosta, considerando il livello più alto di rischio.

Scarica il documento riepilogativo della metodologia utilizzata per la definizione di un punteggio di suscettibilità alle ondate di calore relativo alla popolazione residente nel Lazio (maggio 2009, pdf 278 kb).

4) Contributo al gruppo di lavoro del ministero della Salute per la definizione di piani operativi di prevenzione a livello nazionale e locale

Linee guida
Sono state definite dal gruppo di lavoro nazionale le “Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo” (pdf 962 kb), attualmente aggiornate al 2006, per fornire supporto alla stesura di piani di prevenzione a livello locale.

Opuscoli divulgativi
Nell'ambito delle attività di "Estate sicura: come vincere il caldo", il gruppo di lavoro nazionale ha definito il contenuto di opuscoli divulgativi con indicazioni utili e raccomandazioni.
Guarda tutti gli opuscoli:

Siti internet
È disponibile una revisione dei siti internet nazionali e internazionali (pdf 258 kb) che forniscono informazioni e raccomandazioni sulla prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute. Nel 2008, 28 città (pdf 73 kb) hanno definito un protocollo operativo per orientare gli interventi di prevenzione.

Iniziative locali
È presente una notevole eterogeneità in termini di tipologia di interventi, servizi coinvolti e popolazione oggetto degli interventi tra le diverse città. Nei censimenti delle estati 2007 e 2008 sono riportati gli interventi di prevenzione attivati in tutte le città incluse nel Piano operativo nazionale.
Leggi tutte le iniziative e i piani operativi realizzati a livello locale:

5) Censimento annuale degli interventi per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute messi in atto nelle città italiane

Con cadenza annuale, viene condotto il censimento delle attività messe in atto nelle 34 città per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute. La rilevazione viene realizzata attraverso un questionario rivolto ai referenti locali delle Regioni, delle Asl e dei Comuni. Le informazioni raccolte attraverso il questionario si riferiscono alle seguenti attività:

  • flusso informativo locale del bollettino prodotto dal sistema di allarme
  • anagrafe dei soggetti suscettibili
  • programma di prevenzione locale.

Annualmente vengono identificati i responsabili dei piani di prevenzione e i referenti del coordinamento degli interventi sociali e sanitari di prevenzione degli effetti del caldo sulla salute.
Consulta:

6) Valutazione dell‘efficacia degli interventi di prevenzione attivati nelle città italiane

Un efficace piano di risposta per il caldo deve basarsi su un sistema di allarme luogo-specifico in grado di prevedere l‘occorrenza delle ondate di calore estive ed il loro impatto sulla salute della popolazione e su un programma di interventi mirati ai sottogruppi maggiormente suscettibili. Tuttavia, in letteratura le evidenze sull‘efficacia di specifici interventi di prevenzione sono ancora limitate.

La principale difficoltà nel valutare gli interventi di prevenzione attivati consiste nel disporre di indicatori di processo (come l'effettiva copertura della popolazione, i Mmg coinvolti, il numero di interventi effettuati in termini di accessi domiciliari, i ricoveri ospedalieri) e di quantificare la riduzione dell‘impatto delle ondate di calore a seguito degli interventi introdotti.

Città di Roma
Nell‘ambito del “Piano operativo regionale di intervento per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore” della Regione Lazio, il dipartimento di Epidemiologia della Asl RM E ha condotto una prima valutazione del piano di sorveglianza attiva della popolazione suscettibile da parte dei Mmg per la città di Roma:

7) Riunioni e seminari con i referenti tecnico-istituzionali delle città coinvolte

Allo scopo di favorire la condivisione delle esperienze e dei diversi interventi adottati a livello locale e per discutere gli aspetti metodologici per la definizione della popolazione suscettibile, per la stima degli effetti del caldo sulla salute e per la valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione, vengono organizzate periodicamente riunioni e seminari con i referenti tecnici e istituzionali delle città coinvolte nel Piano operativo nazionale.

Il materiale relativo ai seminari è disponibile on line:

Mappe utili

Scarica le mappe delle città dotate di:

Le campagne di comunicazione del 2007

Ultimo aggiornamento: 
11 gennaio 2010