Individuazione e implementazione di un sistema di accesso unico alla rete dei servizi sociali e sanitari della persona con disabilità

Anno: 
2007

Obiettivo di questo progetto è definire linee di indirizzo per l‘organizzazione e l‘implementazione di un punto unitario di accesso per le persone con disabilità, che individuino requisiti essenziali strategici, organizzativi e strumentali in grado di garantire la continuità della presa in carico. Il problema al quale il progetto si rivolge è la notevole disomogeneità territoriale del processo di presa in carico integrata, socio sanitaria, delle persone con disabilità in termini di qualità e continuità.

Il progetto è stato attivato a marzo 2008 e ha una durata 24 mesi. È affidato alla Regione Toscana e alla Asl 7 di Siena e sono state coinvolte e attivate formalmente le Regioni Lazio, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto.
Lazio e Campania hanno un piano di rientro. 

Il progetto è in linea con uno degli obiettivi individuati per il Tavolo di lavoro sugli interventi sanitari e di riabilitazione delle persone con disabilità D.M. 5 novembre 2008 ossia: “Definire criteri per la realizzazione di un sistema di sostegno che fa leva sul punto unico di accesso, responsabile dell‘accoglienza della persona con disabilità e dell‘attivazione dei percorsi di valutazione, mirati sia all‘accesso ai benefici di legge, sia alla definizione di un progetto personalizzato di interventi integrati socio sanitari, tenendo conto dei principi di appropriatezza, qualità ed equità.

In base alle stime ottenute dall‘indagine Istat sulla condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-2005, emerge che in Italia le persone con disabilità sono 2 milioni 600 mila, pari al 4,8% circa della popolazione con più di 6 anni che vive in famiglia. Considerando anche le 190.134 persone residenti nei presidi socio-sanitari si giunge a una stima complessiva di poco meno di 2 milioni 800 mila persone con disabilità.

A fronte di questa enorme platea di utenti il sistema del welfare (almeno nelle sue componenti sociali e sanitarie) ha diversi “nodi” da affrontare per rispondere ai bisogni delle persone con patologie con disabilità. In modo sempre più stringente sembra emergere la necessità di orientare l‘organizzazione dei servizi in modo che questi garantiscano l‘accoglienza e l‘informazione sulle opportunità e le tipologie di assistenza disponibili e che agevolino e semplifichino l‘accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali.

In particolare, l‘attenzione va concentrata sul miglioramento nell‘accessibilità e nell‘appropriatezza d‘utilizzo dei servizi attraverso la costituzione di una funzione di accesso unitario (in termini di procedure) alla rete dell‘offerta. Questo si concretizza, quindi, attraverso dei cambiamenti organizzativi che garantiscano:

  • la continuità della presa in carico dal momento della prima segnalazione del bisogno
  • la continuità rispetto al grado di disabilità con periodiche rivalutazioni del caso
  • la valutazione delle persone con disabilità in maniera multidimensionale.

Finanziamento

Per questo progetto l'Asl 7 di Siena ha ricevuto un finanziamento di 300.000 €.

Referenti istituzionali

Per il Ccm: Fiammetta Landoni
Per la Asl 7 Siena e la Regione Toscana: Patrizio Nocentini; Stefania Baccheschi; Emiliano Betti

Risultati del progetto

Attivati cinque Punti unici di accesso (Pua) ai servizi per disabili in cinque Regioni sperimentando con successo la loro fattibilità. I risultati sono stati presentati il 10 marzo 2011 a Roma presso il ministero della Salute. Il Pua è stato attivato all‘interno dell‘area territoriale più appropriata nelle cinque Regioni. La sperimentazione è stata preceduta dalla formazione degli operatori ai quali è stato affidato il compito di avviare il Pua all‘interno delle realtà territoriali.

Ultimo aggiornamento: 
23 febbraio 2009