Sperimentazione di un sistema basato sugli accessi in Pronto soccorso

Anno: 
2004

I sistemi di sorveglianza sindromica permettono di evidenziare cluster di malattia “prima” dei tradizionali sistemi di sorveglianza, attraverso il monitoraggio di dati prediagnostici, ad esempio quadri di sintomi e segni da analizzare nel tempo e nello spazio. Nei casi in cui l‘intervallo tra la manifestazione dei sintomi e segni e il momento in cui è possibile diagnosticare con certezza la patologia in laboratorio sia consistente, la sorveglianza sindromica può consentire di sfruttare l‘individuazione precoce dell‘evento, per adottare adeguati interventi di prevenzione, anche nell‘ambito di ipotetiche azioni di bioterrorismo e in situazioni di pericolo per la sanità pubblica o per la sicurezza nazionale.

Per trovare soluzioni nuove alla capacità di risposta tempestiva alle emergenze, anche di natura bioterroristica, il Ccm ha firmato un accordo con Asp Lazio per sperimentare un sistema di sorveglianza delle sindromi indicative di condizioni emergenziali presso i Ps .

Finanziamento

Per questo progetto il Ccm ha stanziato un finanziamento di 300.000 €.

Referenti istituzionali

Per il Ccm: Loredana Vellucci
Per l'Asp Lazio: Gabriella Guasticchi

Stato di avanzamento

Gli accessi in Pronto soccorso (Ps/Dea ) sono molto utili per intercettare eventi sentinella, in quanto l‘ininterrotta disponibilità del servizio non introduce ritardi dal manifestarsi dei sintomi e segni al momento dell‘osservazione.

Dopo una revisione della letteratura e di analoghe esperienze internazionali di sistemi di questo tipo, un gruppo di lavoro di esperti ha definito il modello di sorveglianza sindromica da attivare nella Regione Lazio.

Sono stati definiti 13 quadri sindromici da sottoporre a sorveglianza:

  • sindrome respiratoria con febbre
  • sindrome gastroenterica senza sangue nelle feci
  • diarrea con presenza di sangue senza segni di sanguinamento da altre sedi
  • febbre con rash
  • linfadenite con febbre
  • sindrome neurologica
  • sindrome itterica acuta
  • sindrome emorragica acuta
  • sindrome neurologica periferica
  • lesione cutanea localizzata
  • sepsi o shock non spiegati
  • stato comatoso
  • morte inspiegata.

Per ciascuna di queste, il gruppo di lavoro ha formulato una definizione operativa di caso, basandosi sulle diagnosi codificate e ove possibile sui dati registrati al triage. Sono stati poi individuati i Ps/Dea da includere nella sorveglianza, attualmente 29, dislocati in tutto il Lazio. Da maggio 2006, il sistema di sorveglianza è a regime e prevede un collegamento telematico permanente, basato sul sistema Gipse (già attivo nel Lazio dal 2003), tra l‘Asp Lazio e i Ps/Dea della Regione attraverso la Rete unica della pubblica amministrazione (Rupar ). La selezione degli accessi al Ps/Dea corrispondenti alle specifiche sindromi, viene fatta in base alle diagnosi codificate di dimissione, con l‘eventuale integrazione dei dati registrati al triage.

Il sistema gestisce automaticamente l‘interrogazione dei presidi di Ps/Dea senza la necessità da parte degli operatori sanitari di procedere a un invio dedicato e i dati risultano essere disponibili a livello centrale con un ritardo al massimo di un‘ora dalla dimissione. Il set di dati prelevati (minimum data set), viene elaborato al fine di costruire una serie di tabelle:

  • tabelle giornaliere, in cui sono riportati gli accessi, divisi per sindrome
  • tabelle di dati storici, in cui per ciascuna sindrome e per ciascun Ps vengono calcolati per ogni settimana i dati storici provenienti dal Sies , la media e la deviazione standard
  • tabelle riassuntive finali in cui mediante un algoritmo viene calcolato il livello d‘allerta presso ogni Ps per settimana, confrontando giorno per giorno i dati raccolti con i dati delle tabelle storiche.

Ogni lunedì un gruppo di lavoro dell‘Asp Lazio costituito da due epidemiologi, un biostatistico e un‘analista, analizzano i dati della settimana precedente, e valutano lo scostamento dall‘atteso degli alert statistici; per tutti quei casi in cui il sistema ha segnalato l‘allerta, viene prodotto un report dettagliato. Ogni qualvolta il sistema rivela un allerta, in modo automatico il gruppo di lavoro dell‘Asp Lazio riceve un‘e-mail contenente il nome della sindrome specifica, il Ps, la settimana, il numero dei casi, la media e la deviazione standard: l‘e-mail viene inviata a un indirizzo prefissato e in seguito inoltrata ad alcuni indirizzi esterni di soggetti direttamente coinvolti nel progetto.

È attualmente in fase di definizione un protocollo operativo per la gestione degli alert e per la comunicazione con i Servizi di prevenzione competenti e relative azioni di risposta.

Sul sito dell‘Asp Lazio vengono pubblicati mensilmente dei report sulla sorveglianza sindromica.

Ultimo aggiornamento: 
1 febbraio 2008