La gestione del rischio clinico attraverso un approccio integrato: definizione di standard minimi per le organizzazioni sanitarie italiane

Anno: 
2010

È dimostrato che i vari rischi associati alle pratiche assistenziali, compresi gli errori in tutte le loro declinazioni, possono essere significativamente ridotti ma non completamente annullati se non in rari casi. Condizione perché questa riduzione avvenga è il considerare l‘errore in tutte le sue caratterizzazioni (errore attivo, latente e di sistema) come opportunità per migliorare le proprie pratiche. A tal fine appare rilevante individuare un sistema di indicatori capaci, in modo sintetico, di rappresentare le perfomance delle organizzazioni rispetto agli standard individuati.

Il progetto si propone, dunque, di definire degli standard minimi per la gestione del rischio clinico all‘interno delle organizzazioni sanitarie italiane e un sistema sintetico di indicatori per la valutazione delle performance delle organizzazioni stesse. Si prevede la partecipazione di molteplici realtà aziendali rappresentative di diversi contesti regionali e di diverse organizzazioni pubbliche e private convenzionate con il Ssn . Ognuna di queste unità operative recluterà altre organizzazioni creando così un campione opportunistico di oltre 30 organizzazioni sanitarie operanti in Italia.

Dopo una iniziale ricerca bibliografica su evidenze ed esperienze significative riportate in letteratura, verranno individuati degli standard minimi per la gestione del rischio clinico a livello di singola organizzazione.

Partner

Università degli Studi di Udine

Finanziamento

225.000 euro

Referenti istituzionali

Per il Ccm: Giuseppe Filippetti
Per l‘Università degli Studi di Udine: Silvio Brusaferro

Ultimo aggiornamento: 
18 febbraio 2011