Valutazione del costo-efficacia di un programma di screening audiologico neonatale universale nazionale
La perdita delludito è una delle più comuni anomalie congenite, con tassi di rischio più elevati in caso di nati pre-termine con peso estremamente basso. La perdita delludito può avere conseguenze importanti in termini di sviluppo delle capacità comunicative, cognitive e socioemotive, riducendo il livello di istruzione e di occupazione in età adulta.
In assenza di screening, letà media alla quale viene identificato il deficit è pari a 30 mesi, mentre in caso di screening basato sui soli fattori di rischio, il 33-50% dei difetti delludito congenito risulta comunque non rilevato.
Considerato che le cause dellipoacusia possono essere genetiche, connesse a condizioni patologiche a carico della madre durante la gestazione, legate al parto o relative a quanto accade nelle primissime ore di vita, si può affermare che lesordio delle ipoacusie infantili avviene nel 98% dei casi in epoca prenatale o perinatale Tutto ciò suggerisce limportanza di avviare un programma di screening audiologico neonatale.
Il progetto si prefigge di realizzare uno studio sistematico delle evidenze circa lefficacia e i costi dello screening audiologico neonatale universale, volto a identificare lappropriatezza, limpatto e i risultati attesi di un eventuale programma di screening universale nazionale e di individuare le basi per la formulazione di linee guida nazionali sul percorso diagnostico-terapeutico per i pazienti affetti da ipoacusia congenita.
Partner
Finanziamento
600.000 euro
Referenti istituzionali
Per il Ccm: direttore Ufficio VII della Direzione generale della Prevenzione sanitaria
Per lAgenas: Marina Cerbo