In bella vista: la gestione delle malattie non trasmissibili
di Camilla Di Barbora - redazione sito Ccm
Per migliorare la comprensione delle politiche di gestione delle malattie non trasmissibili e per facilitare lo sviluppo di una strategia efficace, lUfficio regionale dellOms Europa ha messo a punto una guida evidence-based per i decisori e i funzionari del settore dello sviluppo delle politiche per queste patologie e dei loro stakeholder, destinata ai Paesi dellOms Europa, ma estendibile anche a un pubblico più vasto.
Attraverso una serie di studi di caso, il rapporto “Gaining health. Analysis of policy development in European countries for tackling noncommunicable diseases” (pdf 2,2 Mb), pubblicato dallOms Europa nel 2009, fornisce un quadro dettagliato dello sviluppo delle politiche per combattere le malattie croniche in otto Paesi: Albania, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Kyrgyzstan, Lituania e Ungheria.
I Paesi sono stati selezionati in base alla distribuzione geografica e alle differenti caratteristiche economiche, sociali e politiche.
Criteri condivisi
Nonostante le diversità esistenti tra i diversi Paesi relativamente a esperienze nazionali sul tema, sistemi sanitari e modelli di sviluppo economico e sociale, lo studio fornisce una serie di criteri sempre validi per lo sviluppo di politiche efficaci nel campo delle malattie non trasmissibili:
- valori chiari, vale a dire universalità, solidarietà, equità e partecipazione
- principi fondamentali della governance nei servizi pubblici, come trasparenza, partecipazione, responsabilità, efficacia, efficienza e qualità
- strategia a lungo termine, orientata al consenso e inclusiva, che risponda alle sfide emergenti, con particolare riguardo alla legittimità politica e alla sostenibilità
- processi decisionali partecipativi e trasparenti per tutti gli stakeholders e i cittadini
- sviluppo della necessaria cultura e capacità di analisi politica, advocacy e azione intersettoriale per la salute, nella pubblica amministrazione e nel campo della ricerca
- policy-making e pianificazione delle politiche di gestione delle malattie non trasmissibili fondati sulle migliori conoscenze disponibili, compresi i contributi di tutte le discipline e le esperienze pertinenti, e su meccanismi di monitoraggio e valutazione basati su chiari obiettivi
- applicazione dei principi di sviluppo sopracitati sia nel settore pubblico sia in quello privato del sistema sanitario e in tutti i livelli di governance (nazionale, regionale, locale) secondo il principio di sussidiarietà, al fine di garantire una ripartizione ottimale dei compiti tra i relativi livelli.
Ragionare in termini di intersettorialità
In nessuno dei Paesi studiati è stata rilevata una politica di livello nazionale specificamente progettata per affrontare la gestione delle malattie non trasmissibili in modo integrato. Eppure, per combattere le malattie non trasmissibili, è fondamentale un approccio intersettoriale che consideri al contempo le malattie cardiovascolari, i tumori, la salute mentale, il diabete mellito, le malattie respiratorie croniche e i disturbi muscolo-scheletrici.
In questo periodo la maggior parte dei Paesi si trova ad affrontare una serie di problemi di carattere socio-economico e, in questo contesto, la lotta alle malattie non trasmissibili potrebbe non essere considerata una priorità o richiedere troppo impegno e risorse. In effetti, dal punto di vista strategico appare vero il contrario: occorre agire tempestivamente, per evitare ulteriori problemi nel futuro. Il settore della salute deve essere in grado di portare avanti l'azione nei settori in cui ha meno o nessun controllo.
La pianificazione dei processi e delle strutture per far fronte alle malattie non trasmissibili è in atto ovunque, ma se per i Paesi che hanno già esperienza nel settore, lobiettivo è coordinare meglio e integrare questi sforzi cercando di migliorarne lefficienza e lefficacia, per i Paesi con meno esperienza sono fortunatamente disponibili numerosi modelli ed esperienze cui attingere.
Dallo studio emerge che lo sviluppo delle politiche relative alle malattie croniche, si innesta, in gran parte dei Paesi analizzati, su esperienze e strutture preesistenti di tipo tradizionale.
La questione aperta, dunque, è se il policy-making e i sistemi di pianificazione tradizionali nel settore della salute siano o meno adeguati a sostenere un modello di pianificazione più moderno basato sull'approccio intersettoriale.
Scarica il documento dellOms Europa “Gaining health: Analysis of policy development in European countries for tackling noncommunicable diseases” (pdf 2,2 Mb).