Nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea)

“Abbiamo i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), il nuovo Nomenclatore delle protesi ed il nuovo Piano vaccini. È dunque davvero una buona giornata per milioni di pazienti in Italia, che avranno accesso a nuove terapie e cure attraverso le risorse pubbliche del Servizio sanitario nazionale. Li aspettavamo da decenni, erano elementi centrali del Patto per la salute; ora inizia una nuova fase: le prestazioni verranno aggiornate da una Commissione ad hoc ogni anno, in base alle scoperte della ricerca e del mondo scientifico”.

Così il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al termine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che il 7 settembre 2016 ha dato il via libera definitivo ai nuovi Lea.

Sulla questione delle risorse per il Fondo sanitario 2017, su cui le Regioni hanno chiesto garanzie, Lorenzin ha dichiarato: “I 2 miliardi in più sono nel Def (Documento di Economia e Finanza) e sono pronta a difenderli”.

Quanto alla cifra di circa 800 milioni di euro vincolata per l'attuazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è confermata anche per i prossimi anni: “Si tratta di una misura strutturale e non di una misura una tantum” ha detto il ministro. Inoltre, ha precisato il ministro,“ci sarà un meccanismo di aggiornamento e le regioni, all'interno del Sistema sanitario nazionale, potranno aumentare le risorse”.

Tra le principali novità introdotte nella sanità pubblica italiana con i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), rientra una ridefinizione e l'aggiornamento degli elenchi delle malattie rare e di quelle croniche e invalidanti. Inoltre arriva un nuovo nomenclatore della specialistica ambulatoriale, aggiornato per l'ultima volta nel 1996. Questo nuovo nomenclatore introduce tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa. Fino ad oggi erano erogate solo in regime di ricovero. È poi profondamente rivisto l'elenco delle prestazioni di genetica e viene inserita la consulenza genetica. Per quanto concerne i vaccini, entrano nei Lea l'anti-papillomavirus e l'anti-pneumococco. Tra le malattie croniche è ora inclusa l'endometriosi, che in Italia colpisce circa 3 milioni di persone.
Si rinnova anche il nomenclatore dell'assistenza protesica, che prevede fra le altre cose gli arti artificiali a tecnologia avanzata. Per quanto riguarda la revisione dell'elenco delle malattie rare, è previsto l'inserimento di oltre 110 nuove malattie, ad esempio la sarcoidosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. Con la revisione dell'elenco delle malattie croniche vengono introdotte 6 nuove patologie tra cui quelle renali e l'osteomielite cronica.
La celiachia cambia classificazione e diventa una malattia cronica, non più una malattia rara. 

Ora il provvedimento tornerà, come previsto, in Parlamento, e dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale diventerà operativo.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, ha dichiarato: “Con il varo dei nuovi livelli di assistenza (Lea) in sanità abbiamo alzato l’asticella della tutela della salute in Italia. Le Regioni esprimono all’unanimità l’intesa sul provvedimento di aggiornamento dei Lea, sul decreto e sui relativi allegati. Sono norme attese da molto tempo ed innovative che miglioreranno la qualità dell’assistenza sanitaria ai cittadini. C’è stato un lavoro di preparazione approfondito condotto dallo Stato e dalle Regioni a dimostrazione che è possibile condividere grandi obiettivi comuni“.

Con riferimento alla sostenibilità economico-finanziaria del provvedimento, Bonaccini ha sottolineato come sia importante “richiamare nell’Intesa le risorse complessive da destinare al servizio sanitario anche nel prossimo biennio: 113.063 milioni di euro per il 2017, 114.998 milioni di euro per l’anno 2018”, trovando “una puntuale indicazione nella prossima Legge di Bilancio”.

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Ultimo aggiornamento:
14 settembre 2016