Stili di vita degli adolescenti
Tra gli adolescenti italiani c’è un leggero miglioramento nelle abitudini salutari a tavola ma si osserva un aumento del bullismo, del gioco d'azzardo e del consumo di tabacco. È quanto emerso dai
dati presentati a Roma
dell’ultima sorveglianza HBSC Italia che fotografa, nell’ambiente scolastico, lo stile di vita degli adolescenti per individuare quei comportamenti a rischio che possono avere effetti sulla salute e, quindi, mettere a fuoco dove serve intervenire per promuovere la salute della collettività di oggi e di domani.
Sostenuto dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie), nell’ambito del programma strategico "Guadagnare salute – rendere facili le scelte salutari", condotto con il coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Torino, Padova e Siena e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, le Regioni e le Aziende Sanitarie Locali, lo strumento nazionale di sorveglianza fa parte dello studio multicentrico internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) che coinvolge 46 Paesi. La popolazione target dello studio HSBC è costituita dai ragazzi e ragazze in età pre-adolescenziale e adolescenziale (11, 13 e 15 anni) che rappresenta una fase cruciale per lo sviluppo dell’individuo e costituisce un momento chiave nel quale poter intervenire efficacemente e preventivamente con politiche sanitarie adeguate.
La sorveglianza HBSC in Italia
"Il Piano Nazionale della Prevenzione e il Programma Governativo ‘Guadagnare salute hanno sviluppato sistemi di sorveglianza con rappresentatività nazionale e territoriale, quale fondamento della strategia italiana in materia di prevenzione e promozione della salute", precisa Ranieri Guerra, Direttore Generale della DG Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute. "La collaborazione tra 'scuola' e 'salute'", ha aggiunto Ranieri Guerra, “contribuisce a rafforzare le azioni finalizzate a promuovere stili di vita sani, a partire dall’infanzia, coinvolgendo famiglie e comunità scolastiche."
"L’ingresso della sorveglianza HBSC nel nostro sistema di sorveglianza nazionale, con la raccolta di dati sulla salute degli adolescenti, sui comportamenti ad essa correlati e sui loro determinanti, è stato un traguardo importante per il completamento dei sistemi sorveglianza in tutto l’ambito dell’età evolutiva", sottolinea Franco Cavallo, principal investigator dello studio HBSC, dell’Università di Torino. "Nelle ultime due rilevazioni, abbiamo raccolto non solo dati nazionali ma anche regionali, in una fascia di età che va dagli 11 ai 15 anni. Il rilevamento regionale ci permette di fotografare la situazione Regione per Regione e di monitorarne il cambiamento nel tempo, seguendo anche lo sviluppo e la valutazione delle politiche regionali".
All’ultima rilevazione del 2014 hanno partecipato 3.317 classi distribuite in tutte le Regioni italiane con un’altissima percentuale di adesione pari al 90.1% che testimonia un elevato livello di partecipazione dei ragazzi, delle famiglie e anche delle scuole e di tutti gli operatori delle Aziende Sanitarie Locali. Sono stati raccolti 63.148 questionari, con un campione rappresentativo a livello regionale per tutte le Regioni italiane.
I risultati
Obesità, sovrappeso e sedentarietà
I dati 2014 mostrano una diminuzione dal 2010 del sovrappeso in tutte le fasce di età, in particolare tra gli 11enni (dal 23,3% al 19% nei maschi e dal 17,1% al 13,5% nelle femmine). Anche per quanto riguarda l’obesità, si osserva un lieve calo, più evidente nei 13enni (dal 4,5% al 3,3 % nei maschi e dal 2,4% all’ 1,3% nelle femmine). Il confronto dei dati regionali evidenzia un gradiente geografico con prevalenze più alte nel Centro-Sud.
Un altro risultato positivo è l’incremento delle percentuali di ragazzi che svolgono attività fisica (un’ora di attività più di tre giorni a settimana); l’aumento è più sensibile tra gli 11enni, in particolare nei ragazzi (dal 47,6% al 57,3%) rispetto alle ragazze (dal 35,3% al 42,3%). Per quanto riguarda la sedentarietà se da un lato è in calo il numero dei ragazzi che trascorrono tre ore o più al giorno davanti alla TV, in particolare tra i 15enni (maschi da 36,9% a 30,6% - femmine da 35,8% a 26,1%), dall’altro è in aumento la percentuale di adolescenti che passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet. L’aumento è più sensibile tra le ragazze, in particolare è raddoppiato tra le 11enni (da 8,7% a 16,5%).
Abitudini alimentari
Relativamente alle abitudini alimentari che, se scorrette, possono aumentare il rischio di diverse patologie croniche oltre a favorire l’aumento di peso, i dati HBSC confermano che solo una bassa percentuale di studenti consuma frutta e verdura almeno una volta al giorno. Rispetto al 2010 la percentuale è aumentata in tutte le classi di età e in entrambi i sessi, ma i valori permangono bassi e lontani dai consumi raccomandati.
In calo inoltre l’abitudine di saltare la prima colazione, tra i 15enni, ma si ha un lieve peggioramento tra i 13enni e gli 11enni di entrambi i sessi. In tutte le classi di età e in entrambi i sessi è in calo il consumo di bevande zuccherate (5-6 giorni a settimana o più) ) che varia tra il 29,4% dei ragazzi 11enni ed il 20% delle ragazze 15enni.
Consumo di alcolici e fumo
Nel 2014 diminuisce per entrambi i sessi e in tutte le classi di età la percentuale di adolescenti che hanno consumato alcolici almeno una volta a settimana. Tuttavia, oltre il 15% degli studenti di 15 anni e oltre il 12% delle ragazze di 15 anni dichiarano di bere 1 o più drink al giorno e si registra un aumento dei 15enni che dichiarano di essersi ubriacati almeno 2 volte nella vita (maschi da 16,7% a 20,1% - femmine da 10,8% a 16%). Nel 2014 gli studenti 15enni che dichiarano di fumare tutti i giorni sono il 13,8% dei ragazzi e il 13,3% delle ragazze. L’andamento è in crescita rispetto al 2010. Nelle altre fasce di età i valori sono molto più contenuti. Si riscontra una ampia differenza regionale con valori più elevati nelle Regioni del Centro- Sud.
Gioco d’azzardo e bullismo
Nell’indagine HBSC 2014 sono state aggiunte, nei questionari destinati ai quindicenni, delle domande relative al gioco d’azzardo. Dai risultati si evidenzia che lo hanno sperimentato circa il 60% dei maschi e il 22% delle femmine. Nell’ultimo mese prima dell’indagine hanno giocato d’azzardo oltre il 30% dei ragazzi e quasi il 4% delle ragazze. Le percentuali più alte al Sud (44% della Campania) e quelle più basse al Nord (7% della Provincia Autonoma di Trento). Quasi il 2% dei maschi di 15 anni può essere considerato dipendente dal gioco e quasi l’8% è a rischio dipendenza.
Infine, i dati evidenziano un avanzamento del problema del bullismo dal 2010 al 2014. E’, infatti, in aumento in entrambi i sessi il numero degli 11enni che dichiarano di subire atti di bullismo (maschi da 20,7% a 25,7% - femmine da 9,2% a 17,3%).
Il valore della sorveglianza HSBC
Lo sviluppo di sistemi di sorveglianza con rappresentatività nazionale e territoriale è alla base delle strategie italiane in materia di prevenzione e promozione della salute, quali il Programma "Guadagnare salute" e il Piano Nazionale della Prevenzione, attraverso i quali l’Italia ha rafforzato le azioni volte alla promozione di stili di vita sani. Un punto di forza dello studio HSBC è la collaborazione tra “scuola” e “salute” che non solo ha reso possibile la raccolta delle informazioni sui bambini e gli adolescenti, ma contribuisce a supportare interventi finalizzati a stimolare comportamenti salutari a partire dall’infanzia e coinvolgendo le famiglie e l’intera comunità scolastica. Mentre in vari Paesi, il Ministero dell’Istruzione e quello della Salute sviluppano separatamente obiettivi diversificati, in Italia esiste da lungo tempo una stretta collaborazione tra i due Dicasteri, formalizzata anche attraverso Protocolli di Intesa, in linea con le principali indicazioni internazionali, quali ad esempio quelle della Risoluzione di Vilnius del 2009 e dell’International Union for Health Promotion and Education (IUHPE).
"In questo ambito - afferma Daniela Galeone , responsabile scientifico di HBSC per il Ministero della Salute - sarà di grande importanza l’attuazione del Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministerodella Salute 'Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione' sottoscritto ad aprile 2015. Le aree prioritarie di intervento individuate, per quanto attiene al diritto alla salute, sono relative alla promozione di corretti stili di vita, con particolare riguardo ad attività fisica, alimentazione e promozione della salute orale in linea con gli obiettivi di 'Guadagnare salute', nonché alla prevenzione delle dipendenze da sostanze d'abuso e delle dipendenze comportamentali, alla promozione della cultura delle vaccinazioni, con la previsione di azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento di alunni e famiglie."
"La scuola è da tempo riconosciuta ambiente d’elezione per attivare con successo politiche volte a promuovere il benessere della collettività. Istruzione e salute sono strettamente collegate e la sinergia tra il settore educativo e quello sanitario è di importanza strategica per il Paese e per il benessere dei cittadini. L’educazione scolastica, infatti, può concorrere a migliorare significativamente salute e benessere, ad esempio attraverso la realizzazione di progetti finalizzati all’acquisizione di stili di vita e abitudini salutari.Consolidate evidenze dimostrano come, uno dei metodi più efficaci per incrementare il rendimento scolastico, consista proprio nel favorire corretti stili di vita, incoraggiando una sana alimentazione e incentivando l’attività motoria", commenta Alessandro Vienna , referente scientifico di HBSC per il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
“I risultati della Sorveglianza HBSC Italia 2014 contribuiscono alla comprensione dei determinanti di comportamenti a rischio che spesso si instaurano in età pre-adolescenziale e adolescenziale, aiutando nella definizione e attuazione di politiche e interventi che possano nel complesso favorire corretti stili di vita - continua Vienna. - Quelli dell’educazione alla salute e dell’educazione alimentare sono temi di primaria importanza, da promuovere e potenziare ulteriormente con un’azione coordinata e sistematica di cooperazione tra il mondo della scuola - rivolgendosi nel complesso ad alunni, famiglie e docenti - e il mondo della salute, nell’ambito dei temi condivisi e nel rispetto dei propri specifici ruoli istituzionali."
I prossimi passi
"Il prossimo passo - spiega Cavallo - sarà completare nel 2018 la terza rilevazione, che dovrebbe andare di pari passo con la valutazione del Piano nazionale di prevenzione 2014-2018 e, quindi, fornire una valutazione di ‘efficacia’ di quanto è stato fatto in questo settore della popolazione, verificando quali risultati sono stati raggiunti rispetto ad alcuni mutamenti comportamentali cruciali per la salute. Si potranno valutare in primo luogo gli obiettivi identificati da 'Guadagnare salute', in particolare alimentazione, sovrappeso e abitudini voluttuarie, ma anche altri aspetti che la sorveglianza HBSC esplora (percezione della salute, gradimento della scuola, qualità delle relazioni tra pari, rapporti con i nuovi social media) ugualmente importanti per promuovere salute nel campo dell’adolescenza."
Il convegno
Stili di vita e Salute degli Adolescenti. I risultati della sorveglianza HBSC Italia 2014
Roma, 27 maggio 2015
Le relazioni
La sintesi
Il comunicato stampa