JA-CHRODIS per la lotta alle malattie croniche
Introduzione
La JA-CHRODIS e la partecipazione dell’Italia
I Work package
Introduzione
L’Unione Europea (UE), attraverso il Programma Salute 2014-2020, co-finanzia iniziative volte a supportare i Paesi in un approccio globale alla promozione della salute e al controllo delle malattie croniche. L’Agenzia per i consumatori, la salute e l’alimentazione (CHAFEA), che opera indipendentemente ma sotto la sorveglianza della Direzione generale della Salute della Commissione Europea (DG SANTE), eroga i finanziamenti relativi al Programma europeo Salute secondo le regole stabilite dal programma. Fra le iniziative promosse, le Joint Action (Azioni comuni) sono lo strumento di supporto di cui si avvale l’UE per collaborare direttamente con i governi degli stati membri, in merito alle priorità della salute pubblica. Esse hanno un chiaro valore aggiunto e sono co-finanziate dalle autorità responsabili per la salute degli Stati membri (o dei Paesi terzi che partecipano al programma) ovvero da enti pubblici e organismi non governativi delegati da dette autorità.
L’Italia è partner di diverse Azioni comuni promosse negli ultimi anni, tra cui in particolare l’Azione comuneper la lotta alle malattie croniche e la promozione dell'invecchiamento sano per tutto il ciclo di vita (JA-CHRODIS) che, con 63 partner, è la più grande azione comune co-finanziata nell'ambito del Programma salute pubblica dell’UE fino ad oggi.
La JA-CHRODIS e la partecipazione dell’Italia
La Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità presenta il più alto carico di patologie croniche non trasmissibili a livello mondiale. Alla luce di questa situazione, l’UE da alcuni anni riconosce la prevenzione delle malattie croniche e la promozione di sani stili di vita come obiettivi prioritari e ritiene necessaria una maggiore collaborazione tra i paesi membri per condividere esperienze e buone pratiche e migliorare nei singoli Paesi l’approccio strategico.
La JA-CHRODIS, pertanto, mira alla collaborazione tra gli Stati membri dell’UE, per affrontare la sfida comune delle malattie croniche. CHRODIS, finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del Secondo Programma Salute, coinvolge 26 Stati membri ed è coordinata dalla Spagna (“Istituto per la Salute Carlo III”- Ufficio per l’UE e i Progetti di Ricerca Internazionali).
Le malattie croniche non trasmissibili, tumori, diabete, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie e disturbi mentali sono responsabili dell’86% dei decessi in Europa. Tali patologie riguardano 8 persone su 10 di età superiore ai 65 anni, minacciano la qualità della vita di milioni di europei e comportano una spesa annuale compresa tra il 70 e l’ 80% dei bilanci sanitari dei Paesi dell’UE.
Molte malattie croniche si possono prevenire attraverso politiche e interventi che riguardano singoli fattori di rischio modificabili e fattori di rischio sociali. Eppure solo il 3% dei costi sanitari, negli Stati membri dell’UE, è attualmente investito in misure di prevenzione, mentre circa il 97% viene speso per il trattamento.
Il processo di riflessione dell’UE sulle malattie croniche ha sottolineato l’importanza della sistematica mappatura, della valutazione e del trasferimento in contesti diversi di “buone pratiche” esistenti in tutta l'UE per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie croniche.
L’obiettivo di CHRODIS, pertanto, è promuovere e facilitare lo scambio e il trasferimento di “buone pratiche” tra i paesi partner, identificando i migliori approcci per la prevenzione e la cura delle malattie croniche, in particolare di malattie cardiovascolari, ictus e diabete di tipo 2, con un focus specifico sulla promozione della salute, la multimorbosità e la gestione del diabete.
La ricerca delle “buone pratiche” riguarda gli interventi sui fattori di rischio comportamentali, i determinanti sociali per la promozione della salute e la prevenzione, secondo un approccio “life course” finalizzato ad un invecchiamento in buona salute. Per quanto riguarda diabete e multimorbosità sono affrontati gli aspetti legati alla cura multidisciplinare e integrata, alla sicurezza dei pazienti e alla formazione professionale, verificando l’esistenza nei diversi Paesi di Piani nazionali per la prevenzione ed il controllo del diabete.
CHRODIS, quindi, mira a migliorare l’efficacia delle azioni intraprese per la prevenzione delle malattie croniche, fornendo un contributo rilevante alla promozione della salute e alla riduzione delle disuguaglianze sanitarie, per aumentare gli anni di vita in buona salute e promuovere l'invecchiamento sano e attivo.
I Work package
La JA-CHRODIS è divisa in sette Work package (WP) ed è governata da un Comitato esecutivo (Executive Board), composto da tutti i leader dei WP e sostenuta, inoltre, da un Forum di rappresentanti dei Ministeri della Salute degli Stati membri UE e da un Comitato consultivo (Advisory Board) di esperti.
I primi tre WP sono trasversali: WP 1- Coordinamento, WP 2- Disseminazione, WP 3- Valutazione.
Mentre altri quattro WP sono tematici. Il WP 4 ha per obiettivo la realizzazione di una piattaforma web europea per lo scambio delle conoscenze e delle esperienze sulle malattie croniche. I WP 5, 6 e 7 sono finalizzati alla definizione dei criteri e alla individuazione delle buone pratiche nelle aree di approfondimento, individuate rispettivamente nella prevenzione primaria delle malattie croniche con particolare riferimento a quelle cardiovascolari, la multimorbosità e il diabete tipo II; il lavoro avviato in tali WP costituisce la base per la costruzione della piattaforma web (WP4).
L’Italia partecipa alla JA con il Ministero della Salute, l’Istituto superiore di Sanità (ISS), l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. In particolare l’ISS è leader del WP 7 mentre l’AIFA del WP 6.
WP 4: piattaforma per lo scambio di conoscenze
L’obiettivo del WP 4 è la costruzione della Piattaforma web per offrire a decisori, operatori sanitari, pazienti e ricercatori le informazioni più rilevanti sulle migliori pratiche per la prevenzione ed il controllo delle malattie croniche. La Piattaforma, in corso di definizione, includerà una “clearinghouse” delle migliori pratiche e politiche sulle malattie croniche in tutta Europa, selezionate sulla base di criteri concordati da parte di esperti, nonché uno strumento “on-line” per consentire agli utenti di valutare pratiche, interventi e politiche in base a tali criteri. Un “helpdesk” con consulenti esperti, inoltre, potrà fornire agli utenti consigli e indicazioni per lo sviluppo, l'attuazione e la valutazione di interventi sulle malattie croniche.
Il WP 4, pertanto sostiene gli altri WP tematici nel processo di identificazione dei criteri di valutazione, utilizzando una metodologia Delphi modificata. Cinque gruppi di esperti, infatti, sono stati chiamati ad individuare i criteri per la definizione di “buona pratica” in materia di promozione della salute e interventi di prevenzione (WP 5), interventi mirati a pazienti con multimorbosità (WP 6), interventi organizzativi e interventi condotti dai pazienti. Il quinto gruppo di esperti dovrà verificare come tutti i criteri proposti possano essere applicati per valutare le pratiche legate a malattie come il diabete (WP 7).
WP 5: promozione della salute e prevenzione delle malattie
Lo scopo di questo WP è l’individuazione di buone pratiche nel campo della promozione della salute e della prevenzione delle malattie croniche attraverso il ciclo di vita. Il lavoro comprende una revisione delle politiche e dei meccanismi esistenti nei diversi Paesi partner, anche al fine di identificare le carenze esistenti e le esigenze in questo ambito.
I paesi partner, sulla base di un questionario comune hanno, pertanto, elaborato il proprio profilo nazionale e contribuito alle individuazione di criteri comuni per la selezione delle buone pratiche. Nel corso del 2015 si prevede la selezione di alcune buone pratiche per ciascun Paese e la possibilità di scambio di conoscenze ed esperienze attraverso incontri di approfondimento e visite di studio.
Il risultato atteso del WP5, pertanto, oltre ai criteri per identificare e valutare le buone pratiche di prevenzione primaria e a predisporre una raccolta di buone pratiche validate, è la predisposizione di un documento di raccomandazioni efficaci per la promozione della salute e la prevenzione primaria, comprendente una descrizione dei fattori di successo e delle barriere per il trasferimento di una pratica promettente in un nuovo contesto.
Il WP 6 è finalizzato allo sviluppo di linee guida e metodologie comuni per percorsi di cura per pazienti con multi morbilità. Il lavoro parte dalla considerazione che mentre l’aspettativa di vita in Europa è molto alta, in parte grazie al miglioramento dell'assistenza sanitaria, la coesistenza di malattie croniche multiple in una sola persona, cioè la multimorbosità, è diventata sempre più comune. Infatti, il 65% delle persone con più di 65 presenta multimorbosità e questo numero sale all’85% per gli ultra 85enni.
I complessi bisogni sanitari di questi pazienti richiedono il coinvolgimento di un gran numero di operatori sanitari, una grande quantità di risorse e spesso la cura è frammentata, costosa e non riesce a rispondere alle esigenze del paziente. Mentre esistono programmi di assistenza globale in corso di attuazione in popolazioni relativamente piccole, non ci sono modelli di cura ampiamente accettati disponibili in tutti gli Stati membri dell'UE, a causa delle differenze organizzative.
Lo scopo del WP 6 è rivedere i programmi esistenti di assistenza globale centrata sul paziente, al fine di individuare le esigenze dei sistemi sanitari dei paesi partecipanti e di raccomandare i migliori modelli di cura possibili per i pazienti tenendo conto dei risultati, della redditività, dell'applicabilità e della replicabilità.
I partner del WP 6, pertanto, hanno realizzato un’analisi di banche dati nazionali e una revisione della letteratura per identificare le popolazioni che presentano una domanda elevata di cura e per individuare i migliori approcci per la gestione terapeutica dei pazienti europei con multimorbosità.
È in corso, inoltre, la valutazione delle buone pratiche da parte di un gruppo di esperti sulla base di risultati, costo-efficacia, applicabilità e riproducibilità degli interventi (entro la metà del 2015). Al termine del lavoro sarà predisposta una raccomandazione per i decisori nazionali su “modelli di assistenza” di ampia applicazione per pazienti con domanda elevata di cura e necessità di approcci diversi. Il WP 6 prevede, inoltre, un programma di formazione per l’identificazione delle competenze professionali essenziali per gli operatori sanitari per la gestione dei casi di comorbidità.
Il diabete è la quarta causa di morte più comune in Europa con circa 32 milioni di adulti europei (8,2%) affetti dalla patologia nel 2013. Il WP 7 affronta tutti gli aspetti relativi a una patologia complessa come il diabete (prevenzione primaria rivolta alle persone ad alto rischio, diagnosi precoce, prevenzione secondaria, assistenza integrata), al fine di migliorare il coordinamento e la cooperazione degli Stati membri. Particolare attenzione viene data all’attuazione dei piani nazionali diabete. Specifica attenzione è dedicata alla valutazione di come i determinanti sociali possano influenzare l’accesso alle cure.
Il WP 7 affronta la sfida che il carico del diabete determina sui sistemi sanitari e sugli individui, concentrando l’attenzione sull'identificazione delle persone ad alto rischio, la diagnosi precoce, la prevenzione secondaria e la cura, tenendo conto che il trattamento e la gestione efficace del diabete richiedono approcci globali che favoriscano la responsabilizzazione dei pazienti e li rendano in grado di auto-gestire la loro malattia per quanto possibile. Viene pertanto esplorata l’importanza dell’empowerment delle persone con diabete per la prevenzione delle complicanze e il miglioramento della cura. Ci sono buoni modelli in tutta l'UE sulla prevenzione e la gestione del diabete di tipo 2, che possono servire da esempio per gli altri e che possono essere applicati anche ad altre malattie croniche.
Il WP 7 mira, inoltre, a valutare le strategie di intervento di promozione della salute per le persone con diabete di tipo 2 e alla mappatura dei documenti politici nazionali in materia di diabete in Europa, quali Piani Nazionali Diabete (NDP) e Linee guida, per l’identificazione degli elementi essenziali, utili per l’attuazione in diversi contesti sociali, economici e culturali.
Anche per il WP 7 si prevede, al termine della JA-CHRODIS, l’individuazione di buone pratiche globali per la prevenzione e la gestione del diabete di tipo 2, lo sviluppo di linee guida per la definizione di NDP, al fine di una maggiore cooperazione europea.
Per approfondire
JA-CHRODIS: la Joint Action europea sulle malattie croniche